Massa adiposa


La massa adiposa nell'adulto può aumentare attraverso due meccanismi:

- aumento degli adipociti (componente ipeplastica)
- aumento del contenuto di trigliceridi di ogni singolo adipocita (componente ipertrofica).

Un aumento del numero degli adipociti è altamente probabile in fase pre-natale quando il tessuto è nella fase di differenziazione e nell'infanzia. La causa non è la mancanza di esercizio ma l'ipernutrizione e l'iperinsulinemia della madre ed in seguito del bambino.
Il volume di un adipocità "sgonfio" è quasi zero, il problema vero è quello di evitare che si riempia di trigliceridi (costituiscono il 90% ed oltre della cellula adiposa).
La strategia di comportamento per dimagrire definitivamente e una volta per tutte si basa su alcuni dati di fatto.

Analizza la seguente figura:
- il dispendio energetico è dato 
per il 70% dal metabolismo di base (età, sesso, massa magra, catecolamine altri ormoni, turnover proteico, conseguenze dell'esercizio).
Per il 15% dalla termogenesi (pasti, esposizione al freddo, psiche)
Per il 15% dall'esercizio (intensità e durata).

1 - METABOLISMO DI BASE
Per la sua preponderanza e per il fatto che l'energia impiegata deriva quasi totalmente dai grassi è il punto chiave sul quale lavorare. Il grasso brucia solo in parte durante l'esercizio, ma soprattutto brucia durante il riposo! Per tenere il MB sempre elevato e quindi bruciare più grasso servono:
- più muscoli, tessuto molto attivo anche a riposo.
- esercizio coi pesi breve, intenso e rarefatto.
- produzione ormonale orientata all'anabolismo (può essere controllata col cibo, l'esercizio e il riposo).

Ormoni
Depositi di grasso sottocutaneo limitati alla zona nucale addominale e viscerale del corpo sono indicativi di iperinsulinemia e ipercortisolemia.
Ogni eccesso di carboidrati nell'alimentazione portando troppi zuccheri al sangue provoca una forte risposta insulinica e nel tempo resistenza all'insulina stessa da parte delle cellule. Anche in presenza di glicemia normale 8 di insulina nel sangue in risposta a quel minimo di glucosio che il fegato libera costantemente a digiuno sono già indicativi, secondo gli orientamenti più attuali della diabetologia, di intolleranza ai carboidrati. L'iperinsulinemia cronica porta nell'immediato ad ingrassare (gli zuccheri vengono trasformati in trigliceridi) e nel tempo a gravi conseguenze metaboliche e cardiovascolari, una sorta di bomba ad orologeria che esplode con 30 e più anni di ritardo.
Le diete ipocaloriche e ricche  di carboidrati consigliate universalmente negli ultimi 20 anni sono state un totale fallimento perchè sottopongono l'individuo a fame cronica e perchè forniscono in grande quantità proprio l'alimento che induce il problema. In conseguenza di queste diete assurde e non fisiologiche obesità e malattie vascolari sono aumentate in modo epidemico. L'intero mondo scientifico è concorde nel ritenere la battaglia contro l'obesità perduta.
Secondo dati recentissimi nel mondo occidentale si contano oltre 130 milioni di diabetici, il 90% e più dei quali è affetto dal diabete di tipo II, insulino-resistente, con una crescita negli Stati Uniti del 30% a partire dagli anni '80.
Duecentomila persone all'anno muoiono per sole conseguenze dirette.
Per la qualità e quantità con le quali sono presenti abitualmente nella nostra alimentazione i cereali sono l'alimento che più di tutti provoca iperglicemia e iperinsulinemia.
Gli amidi che i cereali contengono sono digeriti già in bocca, trasformati in destrine e maltosio di immediato utilizzo. I cereali e i loro derivati sono alimenti miseri privi di nutrienti e ricchi di antinutrienti, che hanno consentito la sopravvivenza dell'uomo e il nascere della civiltà, ma che ne hanno minato irreparabilmente la salute.
Per contro un'alimentazione iperproteica, mediolipidica, ipocarboidrata è quella con la quale il nostro organismo di cacciatori e raccoglitori si è evoluto per due milioni e mezzo di anni, fino a 7000 anni fa, fino cioè all'avvento dell'agricoltura.
Questo tipo di alimentazione risponde perfettamente ai nostri bisogni, non provoca iperglicemia e iperinsulinemia, mantiene perfettamente "tarati" i centri ipotalamici di fame e sazietà, stimola la produzione di ormoni anabolici.
Infine l'ipercortisolemia, conseguenza dello stress (compreso ogni tipo di esercizio che superi i 50-60 minuti di durata) porta attraverso vari meccanismi, diretti e indiretti, all'iperinsulinemia, distrugge i muscoli e accumula il grasso.

2 - TERMOGENESI
E' la quota di energia che viene spesa per l digestione e l'assorbimento del cibo. Con una dieta essenzialmente proteica (tra l'altro perfettamente compatibile con il bodybuilding pesante che utilizza quasi esclusivamente i fosfati muscolari) la quota relativa alla termogenesi può salire fino al 30% dell'introito energetico totale, quindi per dimagrire si deve mangiare di più, mangiare più proteine e più spesso. Di conseguenza, fermo restando che l'organismo necessita di tutto il cibo che un sano appetito comanda e che le diete tradizionali sono sempre un suicidio psicologico e metabolico, una possibile soluzione è:
Le regole
- Piccoli pasti ogni 3 ore
- Mangiare a sazietà secondo appetito
- Evitare i cereali

PRANZO
pollo o pesce
verdura
olio di oliva a crudo
MERENDA
tonno al naturale
verdura
CENA
carne rossa
verdura
olio di oliva a crudo

I benefici
- Sempre sazio, mai affamato
- Energia costante e ai massimi livelli tutto il giorno
- Mai più torpore dopo il pasto, sempre "all'erta"
- Mai più addome gonfio e pesante
- Mai più compulsione per i dolci, i carboidrati e il cibo in generale
- Allenamento coi pesi intenso e produttivo, mai sofferto
- Recupero più rapido
- Graduale, progressivo, fisiologico aumento della massa muscolare e contemporanea riduzione del grasso (anche senza allenamento!)

Le controindicazioni
Occorrono particolari attenzioni nel caso di colite (per le verdure) e di malattie renali (per le proteine) in questi casi è opportuno consultare il proprio medico.

3 ESERCIZIO
Rappresenta una quota trascurabile della spesa energetica globale e soprattutto come si è già detto non esiste esercizio che bruci esclusivamente il grasso. In particolare l'attività cosiddetta aerobica è per sua natura catabolica perchè innalza i livelli del cortisolo, l'ormone che "mangia" i muscoli (gli atleti di resistenza non sono magri; sono catabolici e bruciano indifferentemente muscoli, glicogeno e grasso, mentre ad esempio i bodybuilder e i centometristi sono magri. Il valore dimagrante dell'attività fisica non sta nella spesa energetica dell'esercizio in sè, ma nell'innalzamento del MB che ne consegue.
Sotto questo profilo l'esercizio più efficace è quello intenso coi pesi che:
- costruisce muscoli, tessuti molto attivi a riposo.
- Provoca un tale terremoto metabolico e ormonale che per alcuni giorni il MB sale alle stelle.